L’ansia è un disturbo che può avere molti tipi di manifestazioni: si può presentare sia con sintomi mentali, sia con sintomi fisici. Indipendentemente dal tipo di disturbo d’ansia e dalle modalità in cui si presenta, il risultato è un peggioramento della qualità di vita della persona che ne è colpita.

Per questo, ricevere una corretta diagnosi del disturbo e individuare la corretta terapia è fondamentale, per ritrovare la serenità perduta. Tra i rimedi per combattere l’ansia, ve ne sono molti di origine naturali: uno di questo è l’oligoterapia.

Vediamo cos’è e in che modo può aiutare a contrastare i disturbi ansiosi.

Cos’è l’oligoterapia

L’oligoterapia è una terapia basata sull’assunzione di una data quantità di oligoelementi. Il termine deriva dal greco “oligos”, ovvero “poco”: questo perché si basa su un utilizzo di oligoelementi in quantità talmente ridotta da renderli completamente solubili in acqua.

Questi elementi sono minerali già presenti naturalmente all’interno del nostro organismo, che svolgono importanti funzioni biochimiche.

La nascita dell’oligoterapia

L’oligoterapia è una disciplina relativamente recente. Fu Gabriel Bertrand, all’inizio del Novecento, a riconoscere per primo l’importanza degli oligoelementi all’interno del nostro organismo e a capire che essi svolgono un ruolo vitale.

In particolare, rilevò che gli oligoelementi funzionano come catalizzatori, avviando e favorendo le funzioni enzimatiche che sono alla base dei processi cellulari.

Negli anni 30, Jacques Mènètrier, sulla base di questa scoperta, elaborò il sistema dell’oligoterapia, divenendo, di fatto, il padre di questa disciplina. Mènètrier mise in evidenza come sia possibile migliorare l’equilibrio psicofisico, attraverso la somministrazione delle giuste quantità di questi elementi.

Oligoterapia catalitica vs oligoterapia nutrizionale

L’oligoterapia alla quale abbiamo fatto riferimento finora viene definita oligoterapia catalitica, da non confondere con l’oligoterapia nutrizionale. La seconda, infatti, sfrutta quantità maggiori di oligoelementi, per colmare specifiche carenze nell’organismo. In questo caso, si tratta di veri e propri integratori che, a seconda delle necessità, possono essere abbinati a estratti vegetali, vitamine o amminoacidi.

Gli oligoelementi per ansia e depressione 

Spesso, disturbi come ansia, depressione e insonnia vanno a braccetto. Alcuni oligoelementi specifici possono aiutare a contrastare questi disturbi, agendo sui processi biochimici che li scatenano.

La scelta degli oligoelementi dipende dalla tipologia di disturbo ansioso e dai sintomi manifestati: ad esempio, in caso di emicrania, spesso derivante dall’ansia, è consigliato il manganese.

Il complesso rame – oro – argento viene invece consigliato in caso di forte stanchezza e tensione nervosa, tachicardia, affaticamento muscolare.

Il litio risulta invece essere un regolatore dell’umore, utile in caso di compresenza di ansia e depressione.

L’accoppiata manganese – cobalto viene invece indicata per gli stati d’ansia che comportano sbalzi d’umore. Gli oligoelementi possono essere assunti sotto forma di fiale, per un periodo di tempo variabile a seconda delle necessità della singola persona.

Oligoelementi: controindicazioni ed effetti collaterali

L’oligoterapia non comporta particolari controindicazioni o effetti collaterali: può essere una risorsa alla quale ricorrere anche in concomitanza con altri percorsi di naturopatia, della quale fa parte, o di medicina tradizionale, per combattere l’ansia e ritrovare uno stato di benessere.

A oggi, tuttavia, non esiste una letteratura scientifica sufficiente a stabilire l’efficacia dell’oligoterapia in ambito medico.

Altri rimedi contro l’ansia

Come visto, l’oligoterapia può essere abbinata ad altre terapie, senza che vi siano particolari effetti collaterali. Al contrario, è importante che le terapie per combattere l’ansia siano accompagnate da buone abitudini che favoriscono la risoluzione del problema.

Molti aspetti legati allo stile di vita, infatti, possono avere un effetto diretto sull’ansia, accentuandola o mitigandola.

L’alimentazione, in particolare, gioca un ruolo importante: il consumo di sostanze eccitanti, come alcol e caffeina, può peggiorare lo stato ansioso.

Allo stesso modo, l’abitudine di consumare pasti pesanti la sera può peggiorare la qualità del sonno e rendere più difficoltosa la fase di addormentamento, andando ad alimentare una spirale di scarso riposo, irritabilità e ansia.

Tra le buone pratiche utili a mitigare l’ansia, rientrano anche tutte le forme di meditazione, che aiutano a radicare la mente nel momento presente. Particolarmente efficace risulta la meditazione mindfulness, per contrastare i pensieri ossessivi e ricorrenti tipici dell’ansia.

Un effetto rilassante, che coinvolge in modo più diretto il sistema muscolare, è il training autogeno, che favorisce il rilassamento dei muscoli tramite lo svolgimento di specifici esercizi di concentrazione, focalizzati su determinate zone del corpo.

Articoli correlati
Ansia da Prestazione Scolastica: 3 Rimedi Scientifici per Combatterla

La scuola è un luogo non molto amato dagli studenti, non tanto per la quantità di studio che richiede quanto Read more

Tecniche di Rilassamento per l’Ansia: una Tecnica Spiegata Passo Passo

Nel nostro vivere di ogni giorno abbiamo, purtroppo, imparato a convivere con una condizione che ci attanaglia quando meno ce Read more

I Fiori di Bach Funzionano per l’Ansia? La Scienza Dice “NO”

L’estate è una stagione meravigliosa. I caldi raggi del sole riempiono le lunghe giornate trascorse con il sorriso sempre sul Read more

Come Combattere l’Ansia: 13 Rimedi Scientifici per Calmare, Gestire e Superare l’Ansia

L'era moderna è caratterizzata da uno stile di vita a dir poco particolare. Seppur ormai ci siamo abituati a un Read more