Tensione alle spalle o al collo, nervoso alle gambe, rigidità muscolare: questi sono alcuni dei modi con cui chi soffre di tensione muscolare cerca di descrivere quello che, frequentemente, non è altro che un sintomo dell’ansia e dello stress accumulati nella vita quotidiana.
Il legame tra somatizzazione dell’ansia e dolori muscolari è, ormai, ben noto. La tensione muscolare causata dall’ansia, di cui la letteratura scientifica ha ampiamente trattato, come in questo studio di Peter Sainsbury and J. G. Gibson, può essere descritta come l’accumulo di una quantità eccessiva di stress dovuto a situazioni particolarmente impattanti, alle quali il corpo reagisce irrigidendo i muscoli e impedendo agli stessi di contrarsi e decontrarsi con movimenti naturali.
>> Clicca qui per scoprire come puoi risolvere la tua ansia
Nonostante la tensione muscolare da ansia non sia da considerare una vera e propria patologia, i sintomi a essa connessi possono essere altamente fastidiosi e potenzialmente capaci di compromettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Le possibili cause della rigidità muscolare
Lo stress può essere la causa scatenante della tensione muscolare, ma come agisce nella pratica?
Quando ci si trova a dover affrontare una situazione stressante, sia dal punto di vista psicologico sia fisico, ad esempio quando ci si trova in pericolo o ci si sente a disagio, all’interno dell’organismo umano si attiva il sistema nervoso ortosimpatico: una parte del sistema nervoso vegetativo – o sistema nervoso autonomo – ovvero quello preposto alla gestione delle funzioni involontarie del corpo.
Questa parte del sistema nervoso, a sua volta, è formata da un insieme di cellule e fibre che innervano i muscoli, gli organi e le ghiandole e controllano le funzioni involontarie – autonome appunto – del corpo umano.
Uno degli effetti dell’innescarsi di questo meccanismo è proprio la tensione muscolare, che partendo solitamente dalla zona di collo e spalle, si può diffondere successivamente in tutte aree del corpo.
Tensione muscolare e ansia: il legame tra stress e rigidità muscolare
Ma come può, allora, anche l’ansia essere causa di tensione muscolare? E perché la rigidità ha origine solitamente da collo e spalle?
La spiegazione di questo fenomeno va ricercata nella respirazione: quando si respira normalmente, infatti, il diaframma si contrae abbassandosi, creando così lo spazio utile per i polmoni, che di conseguenza si espandono e incamerano aria.
Quando però le situazioni si fanno stressanti, sopraggiungono le preoccupazioni e la tensione emotiva, il diaframma non si abbassa più della giusta misura. I polmoni, trovando meno spazio per espandersi, incamerano meno aria e il respiro si fa corto. Il corpo reagisce spontaneamente a questa condizione cercando di creare spazio per i polmoni e lo fa sollevando leggermente le spalle, irrigidendo la zona. Ecco l’origine del legame tra ansie e tensione muscolare al collo.
A questo meccanismo si somma l’innesco del principio di “attacco e fuga”, una reazione spontanea che l’organismo mette in atto quando si trova a dover fronteggiare situazioni di pericolo, concentrando tutte le sue risorse nei punti del corpo più utili per la sopravvivenza. Tra questi ci sono proprio i muscoli, che si irrigidiscono per essere pronti a scattare (per fuggire o attaccare, appunto).
Tuttavia, il corpo percepisce come pericolo non solo le minacce reali e concrete, ma anche le situazioni di disagio e, quando esse sono tali da provocare un disturbo ansioso prolungato, l’organismo fatica a ripristinare la normalità, facendo così cronicizzare le tensioni muscolari. È proprio da questo meccanismo che si origina il legame tra ansia e tensione muscolare alle gambe.
Tensione muscolare da ansia: sintomi collaterali
Quando le tensioni muscolari da ansia perdurano a lungo, alla rigidità della zona del collo, delle spalle o delle gambe possono sommarsi altri sintomi potenzialmente invalidanti:
- alterazioni del sistema immunitario, di cui è responsabile il nervo vago (link) che si infiamma alla presenza di situazioni prolungate di stress.
- Cervicalgia
- Cefalea muscolo tensiva
- Lombalgia
- Astenia
- Disturbi del sonno
- Disturbi dell’intestino e digestivi
- Tachicardia
- Attacchi di panico.
I possibili rimedi della tensione muscolare da ansia
Le tensioni muscolari possono essere contrastate ed eliminate in diversi modi.
Si può agire sui sintomi con rimedi naturali e buone pratiche da adottare nella quotidianità e, se necessario, delle terapie farmacologiche.
Allo stesso modo occorre intervenire sulle cause, ovvero contrastare l’ansia che genera i sintomi all’origine.
Fisioterapia, manipolazioni ed esercizi per allentare la rigidità muscolare
I massaggi sono molto indicati per favorire il rilassamento dei muscoli contratti. Il calore generato dalla manipolazione dei muscoli ha un effetto rilassante e antidolorifico, che induce un naturale rilascio della tensione.
In alcuni casi può essere utile consultare uno specialista, che potrebbe suggerire delle terapie quali ultrasuoni, ionoforesi o tecar, per citarne alcune delle più comuni.
Il professionista saprà inoltre fornire suggerimenti per il mantenimento di una corretta postura, per il quale può essere utile frequentare dei corsi di discipline come il pilates e lo yoga, da abbinare alla meditazione.
Farmaci e rimedi naturali contro le tensioni muscolari
A supporto delle terapie fisiche, esistono altri rimedi specifici per le tensioni muscolari, naturali o meno, a seconda dei casi.
Integratori alimentari naturali
Può essere utile l’assunzione di integratori come il magnesio, di acidi grassi Omega3 (antinfiammatori e antiossidanti), o di miorilassanti naturali come:
- arnica, un potente analgesico e miorilassante
- Artiglio del diavolo, ottimo per contrastare i mal di schiena e mal di testa che spesso accompagnano le tensioni muscolari
- Camomilla, con effetto sedativo e antinfiammatorio
- Lavanda, con effetti antispasmodici, sedativi e ipotensivi.
Farmaci
Nei casi in cui la rigidità muscolare è troppo intensa e non si riesce a trovare sollievo, diventa opportuno consultare un medico specialista, che a seconda dei casi e dell’intensità del disturbo, potrà prescrivere farmaci di vario genere, dai miorilassanti agli antidolorifici.
Alimentazione e idratazione
Mantenere il corpo correttamente idratato, bevendo due litri di acqua al giorno, fornisce un ottimo supporto per contrastare le tensioni muscolari. Allo stesso modo, è opportuno osservare un regime alimentare sano, riducendo o evitando fumo, alcol e caffeina.
In uno studio pubblicato su Science, infatti, è dimostrato come nei consumatori abituali di grandi quantità di caffeina, l’astinenza di anche solo tre provocasse una maggiore tensione muscolare rispetto ai consumatori occasionali.
Eliminare le tensioni muscolari lavorando su ansia e stress
Lavorare sui sintomi non è però sufficiente: occorre anche contrastarne la comparsa agendo sulla causa del problema, in questo caso sull’ansia.
Alcune delle discipline già elencate in precedenza, come lo yoga e la meditazione, sono di grande supporto nel trattamento degli stati ansiosi. In aggiunta, può essere di grande aiuto cercare di modificare le proprie abitudini quotidiane introducendo alcune buone pratiche utili per contrastare lo stress della vita di tutti i giorni. Ad esempio:
- prendersi del tempo per sé, da dedicare alle proprie passioni o alle attività preferite
- Praticare attività fisica, scegliendo una disciplina da coltivare con costanza. Soprattutto per chi non è molto allenato, è preferibile cominciare con delle attività blande come la camminata veloce, corsa moderata o il nuoto
- Individuare un’azione manuale da ripetere con costanza ogni giorno, come prendersi cura di una pianta o un orto.