Il modo in cui ogni persona reagisce di fronte al cambiamento è indicatore dei tratti distintivi della personalità: c’è chi il cambiamento lo cerca e lo rincorre, accogliendolo con entusiasmo ed energia. C’è chi, invece, lo affronta con maggiore timore o difficoltà, anche se le novità in arrivo sono percepite come positive, anche se sono consapevolmente cercate.
La paura del cambiamento, di per sé, è del tutto normale e ha origine nella nostra stessa natura: è un meccanismo di sopravvivenza che ci porta a ricercare luoghi e situazioni noti, che già abbiamo affrontato e sappiamo gestire.
A volte, però, questo timore può crescere in modo sproporzionato rispetto ai pericoli o alle difficoltà che dobbiamo affrontare, trasformandosi da risorsa a ostacolo.
La paura del cambiamento può finire per guidare le scelte delle persone, far prendere decisioni con scarsa lucidità e consapevolezza, far evitare persino situazioni desiderate e piacevoli, per paura di doverle affrontare.
È in questi casi che la paura del cambiamento diventa un vero e proprio disturbo d’ansia, da contrastare e sconfiggere, per tornare al comando della propria vita. Ecco come fare.
I sintomi della Metathesiofobia: quando la paura dell’ignoto diventa ansia
L’ansia da cambiamento si manifesta con i sintomi tipici del disturbo ansioso, come preoccupazione, tachicardia, pensieri ossessivi e intrusivi, nervosismo, irritabilità, insonnia, in momento specifici della vita, ovvero quando ci si trova ad affrontare una novità più o meno grande.
La paura del cambiamento, infatti, può manifestarsi di fronte a grandi sconvolgimenti della propria vita, ma anche di fronte a piccole variazioni che, per chi non è colpito da questo disturbo, vengono viste come irrilevanti e innocue.
In particolare, l’ansia da cambiamento può assumere differenti sfumature:
- paura del nuovo, legata al senso di perdita di controllo
- paura di deludere se stessi o le altre persone
- paura del successo, in quanto potrebbe portare allo stravolgimento degli equilibri relazionali, o a non riuscire a provare quella felicità che si attribuiva alla meta da raggiungere
- scarsa autostima, con timore di non essere in grado di affrontare la situazione nuova in modo efficace e proficuo
… E molte altre. Spesso queste differenti componenti convivono in chi sviluppa ansia da cambiamento, rendendo più complesso intervenire con rimedi efficaci.
Ecco perché, da una parte, è possibile individuare dei rimedi a breve termine da mettere in atto durante i periodi di maggiore stress, ma per ottenere risultati tangibili è necessario farsi affiancare da uno specialista, in grado di aiutare la persona a individuare cause e concause, e definire le modalità più efficaci per sconfiggere il disturbo ansioso.
Paura del cambiamento: i rimedi per vincere l’ansia
Per contrastare la semplice paura al cambiamento, si possono utilizzare diverse tecniche, a partire dal focalizzare i reali rischi nel caso non si affronti la prova al meglio (ci si renderà conto che sono minori a quanto percepito quando ci si trova in preda alla paura).
Ci si può inoltre concentrare sul risultato, ovvero su ciò che si otterrà dopo aver affrontato l’impegnativa situazione che incute un po’ di timore.
Per entrambi questi scopi, può essere utile mettere timori e obiettivi per iscritto: la scrittura, infatti, aiuta a fare ordine tra i pensieri e a razionalizzare le proprie emozioni e i propri sentimenti.
Inoltre, è bene concentrarsi su attività piacevoli, per distogliere l’attenzione dai timori e ritrovare serenità mentale.
Anche affrontare cambiamenti e sfide in modo graduale, poco alla volta, e preparandosi a fondo raccogliendo tutte le informazioni utili può ridurre il timore, quando si tratta di semplice paura nell’affrontare una situazione nuova.
Tutto ciò vale di fronte a una semplice manifestazione di un po’ di paura per il cambiamento, ma le cose cambiano quando ci si trova in presenza di un vero e proprio disturbo ansioso.
Mentre un normale timore può essere ridotto tramite la razionalizzazione, questa strategia non funziona con l’ansia: non importa quanti ragionevoli motivi si trovino per non vedere il cambiamento come qualcosa di terribile, il sentimento di terrore e di preoccupazione non svanirà.
Questo perché, se la paura si trasforma in ansia, è su di essa che occorre intervenire, riconoscendola e riconoscendo che le proprie emozioni non si fondano su motivazioni logiche o razionali.
In questo caso, dunque, è fondamentale farsi affiancare da professionisti specializzati, per affrontare un percorso di psicoterapia che aiuterà a identificare le cause dell’ansia, i processi mentali che la generano e per ricostruire una migliore modalità di risposta di fronte ai fattori scatenanti.