Si parla spesso dell’intestino come di un secondo cervello. Il legame tra disturbi gastrointestinali e ansia può essere bidirezionale: si tratta di due realtà in cui causa ed effetto si confondono. L’ansia è di frequente causa di problemi intestinali ma, a sua volta, anche un intestino sano può ridurre l’ansia. Allo stesso modo, le manifestazioni ansiose possono essere peggiorate da problemi all’apparato digerente.
Ecco perché è importante riconoscere quella che viene definita “ansia intestinale” e scegliere strade terapeutiche in grado di combattere sia la causa, sia il sintomo.
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Ansia intestinale: il legame tra intestino e cervello
Sistema nervoso e complessi meccanismi ormonali sono alla base dello stretto legame tra intestino e cervello.
Ma come agisce l’ansia sull’intestino? Lo fa in modo molto diretto, stimolando:
- l’incremento della permeabilità delle pareti dell’intestino, che lo espone maggiormente alle tossine
- La riduzione della capacità di rigenerazione dell’epitelio
- La destabilizzazione del microbiota intestinale, che aumenta le tendenze infiammatorie.
In effetti, se si pensa all’ansia come una risposta del corpo a un segnale di allarme, ci si rende conto perfettamente del problema. Negli animali, il corpo che riceve un messaggio di allerta dal cervello fa confluire il sangue e le energie dove servono, ad esempio alle gambe, al cuore, agli occhi, sottraendoli a organi che in quel momento non servono, come quelli dell’apparato digerente. Ma negli uomini le cose si complicano perché l’ansia determina uno stato di allerta costante, anche in assenza di una reale minaccia e, dunque, la reazione del corpo diventa cronica, con ripercussioni sugli organi interessati.
Ma non finisce qui. Una volta che l’ansia ha riversato i suoi effetti negativi sull’intestino, accade che i disturbi gastrointestinali finiscono per peggiorare l’ansia stessa. Uno studio della Jiao Tong University School of Medicine di Shanghai (Cina), pubblicato sulla rivista General Psychiatry, dimostra come la composizione del microbiota intestinale possa influire sui livelli di ansia. Questo rende chiaro, quindi, come un intestino compromesso sia in grado di peggiorare stati psichici come l’ansia. Inoltre, alcune manifestazioni dell’ansia intestinale, come ad esempio la diarrea o la colite, possono essere talmente imbarazzanti per il soggetto da indurlo a vivere la propria vita con il timore costante che possa sopraggiungere un attacco.
Un ultimo meccanismo che si può innescare riguarda gli effetti dell’ansia intestinale sul riposo notturno. Qualsiasi problema gastrointestinale generato dall’ansia è in grado di compromettere il sonno, aumentando così l’irrequietezza e lo stress, con il risultato di alimentare l’ansia stessa.
I sintomi dell’ansia intestinale
L’ansia ha effetti sull’intero apparato digerente, dunque sia lo stomaco, sia l’intestino possono somatizzare il disturbo. Ansia e digestione sono, quindi, fortemente correlati.
Come anticipato, in presenza di una minaccia o di una fonte di stress prolungata, il cervello invia dei messaggi a molti organi del corpo, tra cui l’apparato digerente. Intestino e stomaco sono fatti anche di muscoli che reagiscono, rilassandosi o contraendosi, agli impulsi che giungono dal cervello. Ecco perché i sintomi dell’ansia sono anche di tipo intestinale.
Tralasciando i problemi di mal di stomaco da ansia, concentriamoci sui disturbi e sui sintomi intestinali legati allo stress. Ecco quelli che fanno pensare a una somatizzazione dell’ansia nell’intestino:
Ansia e diarrea
Agitazione e diarrea, ansia con mal di pancia e diarrea, dissenteria da ansia, stress e diarrea sono tutti binomi che ricorrono nei centri medici. A volte, viene chiamata diarrea emotiva, ma non è altro che il risultato di una somatizzazione dell’ansia sull’intestino che, infiammandosi o contraendosi, non riesce a contenere le feci. Ecco perché, in situazioni stressanti o di fronte a una prova importante può sopraggiungere un’urgenza intestinale e, in alcuni casi, le persone che soffrono di diarrea ansiosa, devono sempre avere la certezza di poter contare sulla presenza di un bagno accessibile e fruibile in ogni situazione.
Stitichezza e ansia
Ansia e stipsi possono essere fortemente correlate, così come avviene per molti altri sintomi intestinali. Il meccanismo che si innesca è molto simile a quello della dissenteria, ma perché alcune volte lo stress provoca stitichezza e altre volte diarrea?
Può sembrare contraddittorio il fatto che la stessa causa sia in grado di scatenare due sintomi opposti, eppure, a ben vedere, è più che comprensibile. Per comprendere questo meccanismo, basti pensare all’intestino come a un tubetto di dentifricio: a seconda del punto in cui si crea lo spasmo – lo strizzamento, nel caso del dentifricio – si determinerà una violenta fuoriuscita del contenuto oppure un’occlusione.
Il problema di questo tipo di stipsi è che trattenendo le feci troppo a lungo, una criticità di origine psicologica si trasforma ben presto in un problema anche fisico, che porta con sé un malessere in grado di influire ulteriormente sulla sfera ansiosa.
Ansia e colite: la sindrome del colon irritabile
Tra i disturbi intestinali legati all’ansia è la colite nervosa, anche chiamata sindrome dell’intestino irritabile. Dolore addominale, nella parte inferiore, alterazione nella frequenza dell’evacuazione, che può variare in poco tempo da stipsi a diarrea: sono questi i sintomi di una sindrome molto diffusa e quasi sempre di origine psicologica.
Ansia e gonfiore intestinale
Non sempre l’ansia intestinale arriva a manifestazioni eclatanti come la diarrea e la stipsi: a volte si limita a dare sintomi più subdoli ma non meno fastidiosi. Il gonfiore intestinale è spesso causato da uno squilibrio nella flora intestinale e studi come questo avvalorano sempre più l’idea che quest’ultima sia collegata al cervello.
Dolori e crampi intestinali da stress: quando l’ansia nella pancia fa male
Spesso chiamato mal di pancia nervoso, il dolore addominale funzionale è quello che, pur durando da oltre sei mesi e, nonostante svariati esami e indagini diagnostiche, non può essere attribuito ad alcuna causa organica. Tra le cause del mal di pancia funzionale, come illustra chiaramente questo studio di Jonathan Gotfried, quelle di tipo emotivo, come ansia e stress, fanno la parte del leone.
Stress e aria nella pancia: quando il meteorismo è legato all’ansia
Il meteorismo è un altro problema gastrointestinale strettamente legato all’ansia. Consiste nell’eccesso di aria accumulato nell’apparato digerente che provoca eruttazioni, flatulenza e, nei casi più gravi, dissenteria e stipsi. Una dieta squilibrata e uno stile di vita “ansiogeno”, che, tra le altre cose, induce spesso a consumare pasti in modo frettoloso e introdurre molta aria, sono le cause principali del meteorismo che, ancora una volta, conferma la correlazione tra ansia e disturbi intestinali.
Rimedi contro il mal di pancia da ansia
Risolvere l’ansia intestinale richiede un approccio sistemico. Se da una parte è importante agire sull’ansia e in modo generico sul benessere dell’intestino, dall’altra è bene anche adottare strategie terapeutiche che agiscano sui singoli sintomi dell’ansia intestinale. Queste possono variare a seconda del tipo di sintomo.
Affrontare l’ansia intestinale in modo sistemico
Curare l’ansia intestinale significa agire su varie parti dell’organismo, in primis sull’ansia, che è la causa del problema, ma non solo. Ecco alcuni consigli per eliminare i sintomi intestinali causati dall’ansia, agendo sia sul sintomo, sia sulla causa:
- Seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata che non peggiori i sintomi intestinali: scegliere alimenti che favoriscano allo stesso tempo, il benessere del cervello e la funzionalità intestinale, quindi rispettivamente cibi che contengono molte vitamine e alimenti ricchi di fibre
- Praticare la respirazione addominale: come per la quasi totalità dei sintomi legati all’ansia, anche i disturbi intestinali sono alleviati da una respirazione corretta. Nella vita di tutti i giorni, specialmente quando siamo sotto stress, tendiamo a respirare solo col torace, finendo per favorire un respiro corto che non induce al rilassamento. Imparare a respirare con il diaframma è invece essenziale per indurre il corpo, specialmente il nervo vago, a rilassarsi
- Praticare qualche tipo di meditazione: che sia una meditazione yogica, mindfulness, una pratica ayurvedica o il training autogeno, è molto importante allenare la mente a concentrarsi su qualcosa e il corpo a rilassarsi
- Fare esercizio fisico in modo regolare: dopamina e serotonina sono alleati del rilassamento muscolare, per questo, praticare esercizio fisico è essenziale. La pratica sportiva, anche leggera, infatti, contribuisce al rilascio di questi importanti ormoni. Tuttavia va evitata in prossimità del sonno notturno, perché può mettere in circolo anche una certa quantità di adrenalina
- Assumere un buon probiotico: come abbiamo visto, uno stile di vita all’insegna dello stress è in grado di creare terreno fertile per i batteri intestinali patogeni. Ecco perché l’assunzione di un buon probiotico che riporti in equilibrio la flora intestinale è il primo passo per uscire dal circolo vizioso ansia-batteri patogeni-maggiore ansia.
- Assumere tisane rilassanti: sono molte le tisane rilassanti che possono essere bevute quotidianamente. Vanno benissimo quelle a base di valeriana, biancospino o passiflora, anche se in commercio ne esistono di specifiche per favorire la digestione e diminuire i problemi intestinali
- Utilizzare la tecnica della visualizzazione: per calmare l’ansia e rilassare la muscolatura intestinale, è possibile praticare una particolare forma di meditazione, ovvero la tecnica della visualizzazione positiva, che consiste nel visualizzare immagini e pensieri positivi per ingannare il cervello che non sa distinguere tra pensiero e realtà.
Oltre a questi consigli, da mettere in pratica nella vita quotidiana, in caso di ansia intestinale particolarmente invalidante e resistente può essere utile chiedere un consulto medico. Uno specialista può prescrivere il percorso terapeutico, eventualmente col supporto di farmaci, più indicato per ogni singolo caso.
Ansia e intestino: rimedi per i singoli disturbi intestinali legati all’ansia
Anche se un approccio sistemico è indispensabile per risolvere un problema complesso come l’ansia intestinale, spesso, i singoli sintomi diventano talmente invasivi che può essere utile riuscire a gestirli in modo mirato.
Rimedi per il gonfiore addominale da stress
In caso di pancia gonfia, oltre a mettere in pratica i consigli sempre validi sull’alimentazione, è possibile assumere integratori adsorbenti, in grado di assorbire l’aria in eccesso che è alla base della pancia gonfia.
Rimedi per la diarrea da ansia
In questo caso, la dieta riveste un’importanza straordinaria, in quanto diventa fondamentale preferire alcuni cibi, come le melanzane, il riso, le carote ed evitarne altri, come le prugne, i fichi e le verdure ricche di fibre, invece indicate in caso di stitichezza. Anche l’assunzione di magnesio, che agisce sul tono della muscolatura intestinale, può offrire un grande supporto in caso di diarrea nervosa.
La dissenteria, insieme alla flatulenza e al meteorismo, è forse la più imbarazzante tra le manifestazioni ansiose a livello intestinale e, proprio per questo motivo, può facilmente innescare la scintilla di una spirale negativa tra causa e sintomo. Pensiamo, ad esempio, a una persona che ha un attacco di dissenteria mentre pranza in un bar con gli amici prima di sostenere un esame.
Molto probabilmente, l’esperienza negativa e imbarazzante del dover scappare in bagno, magari trovarlo occupato e di dover evacuare in un ambiente non famigliare, lascerà un segno nel soggetto. Si creerà, così, un condizionamento negativo che porterà la persona che soffre di ansia intestinale ad aver paura che l’episodio si possa ripetere, spingendola a mettere in atto strategie di evitamento, limitando la socialità e cronicizzando il sintomo.
Per questo motivo, quando il circolo vizioso si è già innescato, oltre ai rimedi che agiscono sul sintomo fisico, è importante interrompere il meccanismo psicologico che porta il soggetto ad associare la vita sociale al rischio di un attacco di dissenteria. La soluzione più indicata, in questi casi, è la terapia cognitivo comportamentale, che spezza questo circolo vizioso offrendo al soggetto delle strategie di soluzione e di azione diverse dall’evitamento.
Rimedi per il mal di pancia da ansia
Quando i sintomi dell’ansia intestinale si limitano al mal di pancia o, al massimo, a qualche colica, è molto importante rilassare la muscolatura con l’aiuto di integratori naturali. Magnesio, semi di lino, aloe vera, menta e semi di psillio sono i migliori alleati per alleviare la stitichezza. Se il mal di pancia è causato da stipsi, un importante consiglio è quello di praticare attività fisica e di bere molta acqua.
Agopuntura e ansia intestinale: una nuova opzione terapeutica
Un importante studio del 2013 mette in evidenza l’efficacia dell’agopuntura come sostegno terapeutico in caso di dispepsia funzionale.
Secondo la medicina tradizionale cinese, molte energie mentali si accumulano negli organi interni, ecco perché i pensieri, spesso, vanno a pesare su stomaco e intestino.
Andando a stimolare con gli aghi i punti del corpo collegati all’intestino, le funzionalità dell’organo possono migliorare notevolmente.