La pressione alta da ansia è una delle più comuni conseguenze di uno stato d’animo molto diffuso. Si tratta di episodi in cui, a causa dello stress, la pressione arteriosa può superare il limite di 140/90 mmhg per poi tornare a livelli normali senza l’utilizzo di farmaci. Studi scientifici dimostrano come tale alternanza possa essere causata da un meccanismo fisiologico che si attiva quando ci si sente in pericolo, ovvero l’ansia.
Ansia, agitazione e pressione alta
Agitazione, paura e ansia sono tutte reazioni che il corpo ha nei confronti di una situazione incerta o percepita come un possibile pericolo.
Il corpo, in questi casi, reagisce attivando una serie di funzioni vitali che lo preparano a lottare o fuggire. Questo prevede un rilascio di sostanze nel sangue necessarie per aumentare la forza fisica, visto che il corpo percepisce questa come la prima arma di difesa. Vengono prodotti alcuni ormoni come l’adrenalina, la noradrenalina e il cortisolo, utili per migliorare le prestazioni fisiche della persona. Ma tutto questo si può verificare anche nei casi in cui non è in atto uno vero scontro, ma la sensazione di forte disagio può essere percepita dal corpo come tale.
Pressione alta a causa dello stress
Tra gli ormoni prodotti dall’organismo nei casi di pericolo, abbiamo citato il cortisolo: un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, definito come “ormone dello stress”. Quando si è sottoposti a stress intenso e ripetuto, infatti, la produzione di cortisolo aumenta notevolmente. Attività come lo studio, il lavoro o le competizioni sportive, così come la difficoltà nella gestione delle emozioni e del quotidiano possono contribuire a questo fenomeno.
Il cortisolo ha come effetto immediato l’innalzamento della pressione e del glucosio nel sangue, l’aumento del volume di sangue pompato dal cuore, il restringimento dei vasi sanguigni e il rafforzamento dell’ossigenazione muscolare.
Pressione alta come conseguenza di attacchi di panico
Gli attacchi di panico sono sintomi importanti dei disturbi d’ansia, sono fortemente debilitanti e, nella maggior parte dei casi, è necessario un supporto medico per potervi rimediare ed eliminarli. Questi episodi possono essere inaspettati e spaventosi, presentandosi con sintomi come la respirazione accelerata, il fiato corto, i capogiri, l’aumento del battito cardiaco e i tremori, e talvolta anche con un possibile offuscamento della vista.
Durante un attacco di panico, è abbastanza comune che la pressione arteriosa può salire fino a livelli molto alti, rendendo necessario un tempestivo intervento medico. Pertanto, gli attacchi di panico non sono mai da sottovalutare ed è importante monitorare attentamente e regolarmente la pressione delle persone che ne soffrono. Ma questo non è sufficiente: è di fondamentale importanza riuscire a liberarsene per riconquistare la serenità mentale e il benessere fisico.
Rimedi per ansia e attacchi di panico per tenere sotto controllo la pressione alta
Per gestire la pressione alta da ansia, è fondamentale riuscire a controllare al meglio i propri stati emotivi. È importante svolgere attività di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda e cercare di avere uno stile di vita equilibrato con una dieta sana e l’esercizio fisico regolare.
Tuttavia, se per tenera a bada gli stati d’ansia lievi può essere sufficiente ricorrere alla meditazione o la pratica di esercizi di respirazione dedicati, per prevenire gli attacchi di panico è fondamentale capirne, innanzitutto, l’origine e affrontare un percorso terapeutico per poterli tenere sotto controllo.
Un primo passo da compiere è dedicare regolarmente del tempo all’attività fisica: l’allenamento contribuisce alla dilatazione dei vasi sanguigni e regola la gittata cardiaca, abbassando così la pressione.
Praticare attività come lo yoga, la mindfulness o altre tecniche di meditazione, così come degli esercizi di respirazione, aiuta a controllare le emozioni in maniera consapevole e ad affrontare gli eventuali picchi di ansia.
Anche suddividere la propria giornata in fasi ben precise può aiutare nella gestione dello stress, quindi in momenti da dedicare rispettivamente:
- al lavoro o allo studio
- all’attività fisica o meditazione
- ai lavori domestici, spesa o pulizie
- al riposo
Se tutto questo non fosse sufficiente per riuscire a gestire in autonomia i carichi di stress, l’ansia e gli attacchi di panico si manifestano ugualmente, si può richiedere l’aiuto di un medico specialista, che, eventualmente, potrà suggerire un percorso di psicoterapia o una terapia farmacologica, in modo da controllare sia l’ansia, sia i suoi effetti sulla pressione.