L’ansia da prestazione sportiva è un’emozione molto comune tra gli atleti, indipendentemente da quale sia la disciplina sportiva e il livello agonistico.
Prima della gara, la paura di non riuscire a vincere, di essere giudicati negativamente, di deludere il proprio allenatore e i compagni di squadra, il timore di non soddisfare le aspettative dei genitori: sono tutte sensazioni che travolgono sovente gli atleti, ma che possono trasformarsi in uno stimolo per dare il meglio di sé.
Se queste emozioni diventano, però, eccessive, persistenti e fuori controllo, possono facilmente diventare un ostacolo per l’atleta, causare blocchi mentali e, addirittura, indebolirlo fisicamente, rendendolo più vulnerabile al confronto con gli avversari, come anche dimostrato dalla letteratura scientifica. Ecco, allora, che per mantenere un certo livello di performance e affrontare la competizione con successo, è necessario imparare a gestire l’ansia da prestazione sportiva in modo adeguato.
Cos’è l’ansia e che ruolo ha?
A differenza di quanto si possa normalmente pensare, l’ansia può essere avere un ruolo sia negativo, sia positivo. Tuttavia, per capire in che modo l’ansia da prestazione sportiva possa essere utile, è necessario prima capire cosa sia e che ruolo abbia.
L’ansia è un’emozione importante, una risposta istintiva del corpo a una situazione percepita come pericolosa. Essa prepara la persona ad affrontare la minaccia attraverso quella nota come reazione di attacco o fuga.
L’ansia si manifesta con sintomi fisiologici, che hanno lo scopo di rendere più forti, reattivi e concentrati in modo da essere pronti ad affrontare la minaccia. Il cuore batte più velocemente e i polmoni si aprono più ampiamente per pompare più sangue e ossigeno nel corpo, fornendo energia e forza ai muscoli, permettendo di reagire al meglio in caso di uno scontro fisico o di una fuga. In questi casi che l’ansia può essere considerata come un alleato prezioso.
Come l’ansia impatta negativamente sulla performance sportiva
Ciononostante, quando queste reazioni diventano eccessive, l’ansia può diventare una temibile nemica. Può diventare disfunzionale, causando sofferenza e ostacolando le persone nello svolgimento delle normali attività quotidiane.
Ecco, allora, che un atleta, anche se fisicamente preparato, può non essere in grado di sfoggiare le sue abilità al meglio a causa di paura incontrollata, insicurezza o dubbi. Il suo corpo viene influenzato da queste turbe mentali aprendo la strada a sintomi come rigidità muscolare, respiro corto e tachicardia, fenomeni che portano a un peggioramento delle prestazioni e l’esaurimento precoce delle proprie risorse e la perdita di concentrazione e la determinazione.
Ansia da prestazione sportiva: rimedi ed esercizi
La prima cosa di cui occorre convincersi per recuperare la serenità sul campo da gioco o pista che sia, è che l’ansia fa parte di sé, non va sconfitta con dei farmaci (o, almeno, non solo) ma è qualcosa che occorre imparare a comprendere e governare. Se l’ansia non viene affrontata nel modo corretto, può scatenare reazioni ancora più intense e rendere sempre più difficile trovare una soluzione.
L’ansia non si manifesta allo stesso modo in tutte le persone, e anche nello stesso soggetto può sopraggiungere con livelli di intensità diversi, dalle forme più lievi, alle più intense, come gli attacchi di panico. Qualunque sia il caso, la prima fase di ogni percorso per liberarsi dall’ansia è individuarne la causa.
Esercizi di respirazione per frenare l’ansia lieve e rimedi per gli attacchi di panico
Per gestire la situazione, in questi casi, è necessario prendersi del tempo per rilassarsi, fare un respiro profondo e tenere sempre presente che tutto passerà. In questi casi, ad esempio, l’ansia potrebbe essere causata dall’idea di non riuscire al meglio nella propria attività sportiva.
Ecco, allora, che diventa fondamentale cercare di comprendere i propri limiti e tentare di superarli pian piano. Imparare delle tecniche di respirazione e di rilassamento attraverso le quali regolare e normalizzare le funzioni vitali, può fornire un ottimo aiuto per riuscire nello scopo.
Quando l’ansia è così forte da scatenare degli attacchi di panico si dovrebbe interrompere l’attività sportiva agonistica, rivolgersi a un medico specialista e intraprendere un percorso psicoterapeutico che aiuti a elaborare questo stato emotivo disfunzionale. Se necessario, il terapeuta potrà prescrivere anche una cura farmacologica di supporto. Anche in questi casi, inoltre, è utile la pratica regolare di esercizi di respirazione profonda, di meditazione o attività come lo yoga, che possono contribuire a controllare l’ansia.
Mental training per l’ansia negli sportivi
Dedicato in modo specifico agli sportivi, il mental training ha lo scopo di insegnare a gestire le emozioni dell’atleta, in modo da evitare che si possano creare dei circuiti viziosi dannosi, come l’idea di non poter mai più vincere o di non essere adatti alla disciplina. Il mental training è importante quanto l’allenamento fisico, per riuscire a riportare l’equilibrio tra mente e corpo, essenziale per ottenere un rendimento ottimale durante le competizioni.