L’Ashwagandha, o ginseng indiano, è una pianta originaria dell’India che da secoli viene apprezzata e utilizzata dalla medicina alternativa per le sue incredibili proprietà terapeutiche. È in grado di migliorare moltissimi sintomi, tra cui quelli della sfera ansiosa.
Quello tra ansia e Ashwagandha è un legame virtuoso: scopriamo di più su questa pianta, sui suoi benefici, sugli effetti collaterali e sulle modalità di assunzione, proponendo anche qualche integratore.
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Withania Somnifera: cos’è, come e quando si usa
È conosciuta con i nomi di Ashwagandha, Withania Somnifera o Ginseng Indiano: stiamo parlando di una pianta indiana usata fin dai tempi antichissimi dalla medicina tradizionale e ayurvedica, oggi molto utilizzata anche in Fitoterapia come rimedio contro l’ansia.
Il curioso nome significa letteralmente “odore di cavallo” (da “ashva”=cavallo e “Gandha”= odore) e deriva dall’aroma che sprigiona, molto simile, appunto a quello della pelle di cavallo. Della stessa famiglia del tabacco, melanzana, pomodoro e belladonna, la Withania Somnifera, per la sua importanza e per il suo impiego massivo in medicina alternativa, è paragonabile al ginseng cinese.
Ansia, ma non solo: le proprietà dell’Ashwagandha
I principi attivi della pianta, consistenti in lattoni non steroidei, si concentrano nelle sue radici, ma anche le foglie sono ricche di aminoacidi, ferro, zuccheri e alcaloidi.
Ma perché assumere l’Ashwagandha? Quali sono le sue proprietà che la rendono così efficace per il trattamento di alcuni sintomi? Ecco le principali doti terapeutiche della pianta:
- Antinfiammatorie
- Anti anemiche
- Anticancerogene
- Immunostimolanti
- Antimicrobiche
- Ipocolesterolizzanti
- Adattogene
- Antiossidanti
- Antireumatiche
- Afrodisiache
- Energizzanti
- Antidolorifiche
- Analgesiche
Per tutte queste proprietà medicamentose, il Ginseng Indiano, sempre secondo la medicina tradizionale orientale, risulta particolarmente indicato per contrastare le seguenti problematiche:
Le proprietà benefiche dell’Ashwagandha sono state esaminate da una recente revisione, pubblicata sul Journal of Ethnopharmacology che, pur concentrandosi sugli effetti a livello cerebrale, conferma come questa pianta abbia anche un potere immunomodulatore, antidiabetico, epatoprotettivo, antitumorale e antinfiammatorio.
Benefici dell’Ashwaganda contro l’ansia
Le proprietà adattogene dell’Ashwagandha sono il motivo per cui viene largamente utilizzata come rimedio in fitoterapia e in medicina alternativa contro gli stati ansiosi. Tali proprietà sostengono l’organismo nel rispondere in modo adattivo ai cambiamenti dell’ambiente e a quelli interni, mantenendo bassi i livelli di stress cui potenzialmente sarebbe esposto.
Il Ginseng Indiano, inoltre, aiuta il sonno, favorisce la concentrazione e contrasta l’affaticamento psicofisico.
Se i millenni di storia ayurvedica non bastassero a convincere circa l’efficacia dell’Ashwagandha contro ansia e stress, può essere utile consultare uno dei tanti studi, più o meno recenti, che provano scientificamente i benefici di questo rimedio contro le patologie di tipo ansioso.
Ad esempio, questo studio pubblicato sull’Indian Journal of Psychological Medicine, prova chiaramente come l’assunzione di un estratto di radice di Ashwagandha sia in grado di aumentare la resistenza allo stress e di migliorare la qualità della vita di soffre di ansia.
Un altro articolo, pubblicato sul The Journal of Alternative and Complementary Medicine, prova il miglioramento dei livelli di ansia e stress in chi assume il Ginseng Indiano, confermando come questa pianta sia un valido rimedio alternativo per la cura dei disturbi d’ansia.
Controindicazioni ed effetti collaterali dell’Ashwagandha
Come per ogni rimedio, medico o fitoterapico, anche l’Ashwagandha deve essere assunta su consulto medico. In ogni caso, questa pianta è sconsigliata a donne in gravidanza o in fase di allattamento e a chi soffre di malattie autoimmuni e di ipertiroidismo. In alcuni casi, si sono osservati effetti collaterali di tipo gastrointestinale, come vomito, stitichezza e diarrea. Altri possibili effetti avversi dell’Ashwagandha possono essere reazioni allergiche, febbre, sonnolenza, sanguinamento, bocca secca, disfunzione erettile.
Perché e come scegliere un integratore a base di Ashwagandha
È ormai chiaro quanto siano variegati i poteri terapeutici del Ginseng Indiano, ma come si può assumere l’Ashwagandha? In quale forma e in che quantità per contrastare l’ansia?
Certo, non si tratta di assumere le radici della pianta così come sono, ma i suoi prodotti derivati, sotto forma di integratori alimentari, reperibili in erboristeria oppure on line. Le scelte vanno da prodotti in capsule o pastiglie a quelli in polvere, da scegliere anche in base al tipo di disturbo da trattare.
Assunta in forma di capsule, la dose di Ashwagandha consigliata è compresa tra i 600 e i 1000 mg, per 2 volte al giorno, mentre, se scelta in polvere, il dosaggio ideale è di un cucchiaino al giorno sciolto in un liquido, da consumare prima di andare a dormire, se si intende curare l’insonnia.
Ashwagandha in compresse
Scegliere l’integratore di Ashwagandha in compresse significa assicurarsi un prodotto dal facile utilizzo e dalla pratica conservabilità. Ne esistono davvero di molti tipi, marche e tipologie, sia in purezza, sia in forma di mix con altri fitoterapici.
L’Ashwagandha è uno dei tanti rimedi spesso scelti da persone molto attente alla propria salute e che, per questo, sposano anche regimi alimentari particolari. Per questo tipo di soggetti, in particolar modo per chi sceglie di seguire una dieta vegana, è particolarmente indicato l’integratore di Nutravita.
Si può anche non essere vegani ma, quando si parla di integratori fitoterapici, l’attenzione alla qualità del prodotto è essenziale: ecco perché l’integratore biologico di Vegavero, a base di Ashwagandha è un’altra ottima scelta.
Ashwagandha in polvere
Per chi non ama le capsule, perché magari ha difficoltà a ingoiarle, gli integratori a base di Ashwagandha in polvere sono la scelta migliore. Un altro vantaggio del prodotto in polvere sta nella possibilità di dosare la quantità da assumere in modo più flessibile, sempre comunque nel rispetto dei dosaggi massimi consigliati.
Il Ginseng Indiano in polvere è molto indicato come rimedio alternativo per l’insonnia e, in questo caso, è consigliabile assumerlo sciolto in una bevanda calda poco prima di andare a dormire, in modo da sfruttare appieno il potere rilassante dell’integratore.
La polvere di Ashwagandha non è altro che la radice della pianta macinata e si può trovare in pratiche confezioni salva freschezza, come quelle di Monte Nativo.
Il prodotto di GoodFarm è, poi, la scelta ideale per chi è alla ricerca di un integratore biologico certificato.
Tintura madre di Ashwagandha
Un’ulteriore alternativa di formato disponibile per gli integratori a base di Ashwagandha, è la tintura madre, ovvero il risultato della macerazione del principio attivo della pianta in una soluzione idroalcolica.
Diversamente dagli altri tipi di integratori, non sono molte le aziende che producono la tintura madre di Ashwagandha ma le poche che lo fanno soddisfano ogni esigenza. La tintura madre di Naturalma, ad esempio, soddisfa totalmente anche le necessità dei vegani.