Ansia e mal di stomaco sono condizioni molto diffuse: in buona parte dei casi di disturbi gastrointestinali capita che essi vengano ricondotti a cause di natura organica, ma spesso la soluzione non è così semplice perché i sintomi sono spia di problemi di una condizione psicologica da indagare più a fondo, legata appunto allo stress o a una sindrome ansiosa.
Innanzitutto va detto che una diagnosi sbagliata non può far altro che ritardare la risoluzione del problema o addirittura provocare il peggioramento dello stesso: interpretare male un sintomo e non capirne la reale origine, limitandosi a ricercare soltanto cause fisiche, può portare alla somministrazione di una terapia completamente inadatta a quella che è la reale patologia.
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In che modo l’ansia può provocare mal di stomaco?
Se soffri di ansia, stress, panico o depressione ci sono molte probabilità che tu sviluppi anche una serie di problemi e disturbi dell’apparato gastrointestinale. Talvolta, il mal di stomaco è uno dei primi campanelli d’allarme con i quali il tuo corpo attira l’attenzione sullo stato d’ansia che si sta protraendo da tempo. A prima vista potrà anche sembrare strano, magari anche tu non riesci a capire quale tipo di relazione ci possa essere tra un disturbo psichico e una disfunzione gastrica, ma una spiegazione scientifica c’è.
La medicina ha dimostrato che lo stomaco, nel corpo umano, funziona come una sorta di secondo cervello e che esiste una relazione tra l’equilibrio della flora batterica intestinale e gli stati dell’umore. Mediante una fitta rete di impulsi, lo stomaco comunica costantemente con il sistema nervoso centrale ed interagisce con il cervello condizionandolo, e viceversa.
Ansia e stress possono essere fonte indiretta di nausee e dolori allo stomaco anche per fattori ancor più fisici dipendenti dalla chimica del nostro corpo. Ti è mai capitato di essere sottoposto ad un forte stress o a una crisi di nervi o d’ansia durante un pasto ad esempio? Se sì, potrai esserti anche accorto che in questi casi hai avuto una propensione a ingurgitare il cibo più velocemente e in modo più disordinato del normale. Questo tipo di comportamento involontario è altamente dannoso ai fini di una corretta digestione, può provocare un senso di pesantezza e gonfiore addominale, nonché dolori e bruciore di stomaco. In presenza di disturbi allo stomaco, cattiva digestione e dolori si parla di dispepsia, che può essere di due tipi: organica e funzionale.
Dispepsia organica
Si parla di dispepsia organica quando alla fonte del problema ci sono cause appunto organiche come, per esempio, gastrite, helicobacter pylori, ulcere, calcoli alla cistifellea e così via. In questo caso, il mal di stomaco non è correlato all’ansia.
Dispepsia funzionale
Si chiama funzionale invece la dispepsia che si manifesta in assenza di qualunque tipo di disturbo organico e che quindi viene ricondotta a cause psicosomatiche come appunto ansia, stress, depressione. È il caso della sensazione di ansia o nervosismo allo stomaco e tachicardia, stomaco contratto o tensioni addominali, difficoltà a digerire e senso di pesantezza che si presentano in assenza di problematiche fisiche allo stomaco. In riferimento a quanto detto sopra diventa allora spontaneo chiedersi come fare a capire se quello che stai provando è mal di stomaco da stress o ansia o se invece c’è proprio una disfunzione gastrointestinale alla fonte del tuo stato ansioso.
Sì, perché il processo che si instaura tra ansia e mal di stomaco potrebbe anche essere inverso: una persona costantemente sottoposta a dolori cronici, non riuscendo per un qualsivoglia motivo a guarire dalla sua situazione patologica, viene molto facilmente esposta al rischio di incorrere in crisi di ansia e attacchi di panico legati proprio alla compromissione prolungata della qualità della vita e alla frustrazione per non riuscire a risolvere il problema.
In presenza di disturbi gastrointestinali è necessario eseguire degli esami per capire se esiste o meno una causa organica di tali disturbi. In questo caso, curando la patologia che colpisce stomaco ed intestino si verifica se anche i sintomi dell’ansia spariscono. Se in risposta a questi esami non viene riscontrata nessuna causa organica per il dolore sarà altamente probabile che le cause del malessere vadano ricercate in una forme ansiosa o sindromi depressive.
Mal di stomaco da ansia: i sintomi
La dispepsia funzionale è una patologia piuttosto diffusa e, come abbiamo detto, stati di alterazione della sfera psichico umorale quali ansia, stress o depressione possono esserne una causa. Questi fattori compromettono il corretto equilibrio fisiologico e psicologico del paziente sofferente andando ad influenzare in primo luogo il benessere dell’apparato gastroenterico. I sintomi più frequenti delle manifestazioni di ansia somatizzata allo stomaco sono:
- aumento o riduzione della motilità del tubo digerente. Varia da soggetto a soggetto con conseguenze diverse a seconda dei casi, anche opposte. Qualche esempio: stitichezza o diarrea o digestione lenta.
- Sensibilizzazione eccessiva della mucosa gastrica che può potenzialmente portare ad un’alterazione dell’appetito e mal di stomaco.
- Alterazione della permeabilità delle pareti intestinali, che aumentando, riduce la capacità di assorbire le sostanze nutritive e aumenta il rischio di interazione con tossine o sostanze irritanti per l’intestino stesso.
- Compromissione della capacità di rigenerazione delle pareti intestinali e riduzione del flusso ematico nelle pareti del tubo digerente.
- Alterazione della flora batterica intestinale con conseguente destabilizzazione dell’equilibrio funzionale dell’intero intestino.
- Aumento della produzione dei succhi gastrici con conseguente comparsa di acidità, reflusso gastroesofageo, infiammazioni dell’esofago fino alla possibilità di sviluppare gastrite nervosa.
Oltre a questi sintomi specifici dell’apparato gastroenterico, in presenza di dispepsia funzionale da ansia, se ne verificano altri tipici delle sindromi ansiose o depressive, quali alterazioni dell’umore, tachicardia, palpitazioni, debolezza, fino ad arrivare ad attacchi di panico nei casi più importanti.
Gastrite nervosa: cos’è, sintomi e come riconoscerla
Con gastrite nervosa si intende una infiammazione della parete interna dello stomaco senza cause organiche all’origine, ma dovuta a forti condizioni di ansia e stress. In un soggetto esposto ad ansia o stress può verificarsi un aumento incontrollato della produzione di succhi gastrici da parte delle cellule preposte a questa funzione. L’eccesso di produzione di tali sostanze digestive acide provoca la corrosione della parete interna dello stomaco.
Nella gastrite nervosa i sintomi sono ben distinguibili da quelli di altri disturbi generici dell’apparato gastrointestinale. In genere si manifesta attraverso forti bruciori di stomaco e una elevata acidità. Le forme di gastrite nervosa presentano, oltre a questi sintomi, di durata variabile, anche una componente psicologica: se soffri di questo disturbo probabilmente ti rendi conto di quando stai vivendo una crisi d’ansia, durante la quale si possono presentare anche altri sintomi oltre al mal di stomaco, come tachicardia e palpitazione, sudorazione eccessiva, vampate di calore o formicolii alle estremità. La gastrite nervosa può essere di due tipi, acuta o cronica.
Gastrite nervosa acuta
Quella che viene identificata come acuta è una gastrite nervosa provocata da un’infiammazione della parete interna dello stomaco improvvisa e forte. Si manifesta con dolori piuttosto intensi e di durata contenuta.
Gastrite nervosa cronica
La gastrite nervosa cronica invece ha comunque alla base una infiammazione della mucosa gastrica che fa la sua comparsa gradualmente. In questo modo i dolori sono di entità più contenuta e, anziché comparire come fitte istantanee, sono più costanti e permangono anche per lunghi periodi. Altri sintomi attraverso i quali riconoscere la gastrite nervosa sono bruciore di stomaco, calo di appetito e una sensazione generale di malessere.
Un’ulteriore manifestazione dell’ansia: la nausea da stress
Tra i sintomi dell’ansia non ancora menzionati, uno dei più fastidiosi è la nausea da stress. Quando si manifesta una crisi di ansia, il cervello invia dei segnali di allarme all’apparato gastroenterico che possono alterare i processi digestivi in atto. Quando l’intensità dell’ansia arriva a livelli elevati, da mal di stomaco e bruciore è possibile giungere anche a fastidiosi attacchi di vomito da stress. Anche in questi caso, per risolvere il problema è possibile assumere, nell’immediato, farmaci contro la nausea, ma per prevenire il ritorno di questi fastidiosi episodi è necessario intervenire sulle cause effettive, ovvero sull’ansia e su ciò che la provoca.
I rimedi per ansia e mal di stomaco
Eliminare l’ansia e il mal di stomaco dalla propria vita non è un processo semplice, ma per ottenere dei risultati è necessario seguire delle terapie che si protraggono nel tempo. In ogni caso esistono anche dei percorsi non farmacologici complementari da affrontare per il superamento degli stati depressivi e di ansia. Massaggi, tecniche di rilassamento, yoga, agopuntura, tutto senza dimenticare di rivalutare e migliorare la propria dieta e le abitudini alimentari per cercare di arginare i sintomi del sistema gastroenterico.
Anche la melatonina può esercitare un effetto benefico per il mantenimento di un sano equilibrio tra cervello e intestino. La melatonina, sostanza che viene già di per sé prodotta dal nostro corpo per bilanciare le variazioni di luce naturale e somministrata ulteriormente per la regolazione del ciclo circadiano e migliorare la qualità del sonno, si è dimostrata essere un buon aiuto anche per il trattamento delle forme di ansia. La melatonina è risultata infatti particolarmente attiva ed efficace nella gestione dei processi gastroenterici legati a fattori psicologici.
Mal di stomaco da stress e farmaci
Per combattere i sintomi del mal di stomaco da ansia, a volte definito anche mal di pancia emotivo o psicosomatico, oppure per combattere la gastrite nervosa si possono assumere specifici farmaci, sotto prescrizione medica, che consentono di arginare i dolori e i disturbi nel momento della crisi. Tra questi ci sono i farmaci procinetici per favorire la motilità gastrointestinale, ridurre il gonfiore addominale e contrastare l’eccessiva acidità gastrica. Sono molto indicati anche i farmaci probiotici utili per il ripristino del microbiota intestinale e limitare quindi eventuali diarree e stitichezza.
Inoltre, essendo dimostrato che l’equilibrio del microbiota intestinale esercita un’influenza sul tono dell’umore, va da sé che questo tipo di farmaci possono potenzialmente avere un effetto positivo anche sulla causa primaria del malessere. La scelta dei farmaci è però condizionata dalla tipologia di sintomi presente: per questo, è indicato concordare il rimedio più efficace insieme al proprio medico.
Per risolvere il problema in modo definitivo, tuttavia, evitando che gli attacchi di mal di stomaco tornino a presentarsi ripetutamente, è necessario in primo luogo cercare di porre rimedio alla situazione di malessere psichico che c’è alla base del dolore. Non è mai un processo immediato ma è la condizione necessaria per porre le basi di un efficace percorso di guarigione.
Non ci sarà da stupirsi se il medico riterrà opportuna la prescrizione di una terapia farmacologica a base di ansiolitici e antidepressivi. Spesso, anche in dosaggi contenuti, si rivelano capaci di fornire un contributo importante per la cura dei sintomi dell’ansia e del relativo malessere gastrointestinale, ma anche in questo caso sarebbe sbagliato ricorrere ai farmaci senza affrontare anche una terapia psicologica: questo è il solo modo per combattere la causa oltre i sintomi e, di conseguenza, per avere risultati duraturi nel tempo. Oltre ai farmaci per l’ansia che riterrà più opportuni, il medico potrà consigliare al paziente di intraprendere un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale, una delle metodologie più efficaci per combattere ansia e stress.
Rilassamento e massaggi contro lo stress
Tra gli altri possibili rimedi, dimostrano sempre la loro efficacia anche una serie di attività e percorsi da seguire parallelamente alle terapie mediche, ad esempio sfruttare delle tecniche di rilassamento come il training autogeno, lavorare sulla gestione della propria respirazione per alleggerire la sensazione di pressione toracica dovuta agli attacchi d’ansia e mantenere più controllato il proprio battito cardiaco. È possibile anche ricorrere a massaggi contro lo stress che possano allentare le tensioni muscolari e quindi favorire il rilassamento, la pratica di discipline orientali come lo yoga o il tai chi e l’agopuntura.
Agopuntura per ansia e stress
L’agopuntura è ormai riconosciuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come un rimedio efficace. Sebbene la medicina scientifica ancora non sia stata del tutto in grado di capirne il funzionamento, quello che è certo è che l’azione che l’agopuntura svolge sul nostro corpo porta a una moltitudine di benefici anche relativamente ai disturbi di ansia, stress e depressione.
Un aspetto fondamentale di queste pratiche è la totale assenza di controindicazioni. Nei casi di massaggi, yoga e respirazione si tratta di attività esclusivamente fisiche che non prevedono la somministrazione di alcuna sostanza esterna. Questo è un fattore fondamentale anche nell’agopuntura: la medicina tradizionale cinese infatti sostiene che gli strumenti per curare i malfunzionamenti del corpo umano e quindi anche le malattie, siano già presenti all’interno dell’organismo, bisogna soltanto riequilibrarlo, in questo caso con l’utilizzo degli aghi.