Le forme di sindrome ansiosa sono oggi abbastanza diffuse, così come le persone che scelgono di ricorrere a rimedi alternativi, o quantomeno complementari, ai farmaci. Ma l’agopuntura è davvero efficace contro l’ansia?
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Cos’è l’agopuntura?
L’agopuntura è una pratica che affonda le proprie radici nella medicina orientale. Secondo la medicina tradizionale cinese il corpo degli esseri viventi è attraversato da alcuni canali, anche conosciuti come meridiani, attraverso i quali fluisce l’energia vitale Qi. Quando si verifica una situazione per la quale lo scorrere di questa energia si interrompe, l’equilibrio generale dell’organismo viene a mancare causandone dei malfunzionamenti, ovvero malattie e disturbi vari.
A differenza della medicina occidentale, che sostanzialmente associa a un determinato organo la fonte di un problema, la medicina cinese considera l’interezza del corpo come un tutt’uno. L’agopuntura può rivelarsi utile per contrastare sia i sintomi fisici dell’ansia, come dolori diffusi di tipo muscolare o articolare, sia per contrastare i sintomi mentali, svolgendo un effetto rilassante simile a quello prodotto dalle tecniche di rilassamento e di meditazione.
Come funziona l’agopuntura?
Andando ad agire su determinati punti del corpo, distribuiti lungo i suddetti meridiani, si va a ripristinare il corretto flusso dell’energia e quindi a eliminare il malessere. Ogni punto trattato con l’agopuntura è disposto lungo un meridiano ed è identificato con un proprio nome di riferimento. In totale i punti del nostro corpo sensibili per il trattamento con l’agopuntura sono all’incirca 650.
Con l’agopuntura si agisce su questi punti per mezzo dell’inserimento di appositi aghi negli strati superficiali del corpo. Ovviamente si tratta di aghi monopaziente, del diametro di circa 0,3 millimetri e di lunghezza variabile. Molte persone che stanno valutando se sottoporsi a una prima seduta hanno un timore: l’agopuntura fa male? Beh, devi sapere che si tratta di una pratica completamente indolore. A seconda del caso specifico e del punto trattato, l’ago può rimanere inserito sottopelle per un periodo che varia da pochi secondi fino anche a 20/30 minuti.
La più evidente delle differenze con molte discipline mediche occidentali tradizionali è la totale assenza di somministrazione nel paziente di qualsivoglia tipo di sostanze esterne, siano esse naturali o sintetiche. Questo perché secondo la medicina tradizionale cinese le capacità di guarigione sono innate nell’organismo, vanno solo stimolate per essere attivate. Ovviamente, sebbene facente parte di una branca della medicina alternativa, l’agopuntura va considerata una pratica medica e in quanto tale deve essere praticata esclusivamente da un medico accreditato.
L’agopuntura può curare l’ansia?
Ad oggi la medicina occidentale ancora non ha certezze scientifiche su quali siano i reali principi di funzionamento dell’agopuntura. Ciononostante, quello che è effettivamente comprovato sono i benefici che questa disciplina è in grado di produrre, ufficialmente riconosciuti anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, alcuni recenti studi stanno iniziando a fornire delle spiegazioni più approfondite.
Un team di ricercatori dell’istituto di Los Angeles LA BioMed, infatti, ha scoperto che l’agopuntura risulta efficace contro il dolore poiché stimola il rilascio di monossido di azoto da parte dell’organismo, che a sua volta aumenta il flusso sanguigno e favorisce il rilascio di sostanze analgesiche e di endorfine. Nei punti della pelle dove sono inseriti gli aghi, infatti, i ricercatori hanno riscontrato livelli elevati di monossido di azoto. Questo processo, insieme alla sensazione di calore che si sviluppa nei punti trattati, contribuisce a diminuire il dolore e i sintomi derivanti dall’ansia, ottenendo benefici già dopo poche sedute.
Indicare l’agopuntura come unica terapia per l’ansia non è possibile e sarebbe decisamente fuorviante: si tratta di un rimedio che agisce sui sintomi, più che sulle cause, quindi è più corretto considerarlo come un rimedio da affiancare ad altre forme di terapia.
In alcuni casi possono essere necessari anche dei rimedi farmacologici, i quali comunque non vanno in contrasto con un percorso di sedute di agopuntura. In ogni caso, resta fondamentale la terapia psicologica che permette di indagare le cause scatenanti dell’ansia e di agire correttamente su di esse, aiutando il paziente ad elaborarle e superarle. In questo percorso, l’agopuntura può essere un valido alleato per la risoluzione più rapida dei sintomi e per la riduzione del senso di ansia che attanaglia quotidianamente il paziente.
Come l’agopuntura agisce sullo stress e sull’ansia
L’accumulo di stress e lo sviluppo dell’ansia possono essere fonte di disturbi fisici correlati di vario genere. Alla base solitamente troviamo delle tensioni muscolari dolorose che, a loro volta, danno origine a sintomi dolorosi diffusi che possono interessare tutto il corpo, oppure aree circoscritte. Si pensi per esempio alla rigidità dei muscoli cervicali – fonte di cefalee – o lombo sacrali, che sfociano in mal di schiena cronici. Tra i sintomi fisici dell’ansia possiamo elencare poi disfunzioni dell’apparato gastrointestinale, come stitichezza o diarrea, oppure mal di stomaco cronici.
Nel caso di stress e ansia l’agopuntura può essere d’aiuto andando a distendere la muscolatura nei punti trattati: alleviando la tensione, i sintomi dello stress si affievoliscono e si percepisce un generale senso di maggiore benessere. Per eliminare completamente la sintomatologia è necessario adottare di pari passo uno stile di vita più regolare, prestando attenzione all’alimentazione, riducendo per esempio l’assunzione di sostanze eccitanti come caffeina e alcol, cercando di mantenere un equilibrio tra la quantità di tempo dedicato al lavoro e al riposo, oltre ovviamente a cercare di arginare quelle che sono identificate come le fonti primarie dello stress e le cause che influiscono sull’insorgenza dell’ansia e delle crisi di panico.
Quante sedute di agopuntura servono per curare l’ansia?
Non esiste una regola fissa per stabilire quante sedute di agopuntura sono necessarie per un soddisfacente trattamento dell’ansia: dipende da caso a caso, anche in base alla risposta del paziente, all’intensità dei suoi sintomi, alla tipologia di ansia dalla quale è colpito e in che misura essa si dimostra invalidante nella vita quotidiana. Quello che è certo è che non è sufficiente un solo trattamento per la cura dei disturbi cronici. In base alla diagnosi del medico, il numero di sedute può variare da 5/6 fino a 10/12 con cadenza settimanale. L’agopuntura non è una terapia ad effetto immediato, anzi, i primi risultati si ottengono con il passare delle sedute, ma consente di godere dei suoi benefici per periodi prolungati.
Agopuntura e depressione
Spesso esiste una correlazione tra ansia e depressione. Si tratta di disturbi differenti, ma quando un soggetto soffre da tempo di ansia e attacchi di panico può essere catapultato in uno stato di negatività ancora più profondo: in questo o altri casi non è raro che i due disturbi compaiano in contemporanea. Negli anni più recenti abbiamo assistito ad un aumento esponenziale dei casi di persone colpite da depressione, tanto che L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pronosticato che di questo passo, nel giro di pochi anni, la depressione diventerà una delle principali cause di invalidità per l’uomo.
La depressione si può manifestare con sintomi diversi: perdita di interessi e passioni, senso di affaticamento, irritabilità, disturbi della memoria e della concentrazione, sensi di colpa ingiustificati, alterazioni dell’appetito e mutamenti del peso corporeo, squilibri del sonno fino a indurre a pensieri nefasti riguardanti la morte o il suicidio.
Le cause dell’insorgere della depressione possono essere ricercate nella vita del soggetto colpito. Fattori scatenanti possono essere un lutto, la perdita del lavoro, situazioni economiche complicate o per esempio una separazione, ma anche per fattori genetici ereditari o disturbi fisici. Le teorie più accreditate affermano che, a livello organico, la depressione è provocata dal malfunzionamento dei neuromediatori: serotonina, dopamina e noradrenalina, considerati i responsabili della regolazione dell’umore e del piacere.
La medicina tradizionale cinese non intende la depressione come un disturbo psichico, piuttosto la interpreta come un momento di blocco dell’intero organismo. La filosofia orientale riconduce la responsabilità dell’insorgenza di un stato depressivo a uno stato di squilibrio tra tre organi specifici: fegato, stomaco e milza. Andando ad agire sui punti dei meridiani relativi a questi organi, tramite l’agopuntura, sarebbe quindi possibile ripristinare il loro corretto funzionamento armonico e contrastare gli stati depressivi. Di fatto, l’agopuntura risulta efficace poiché in grado di stimolare la produzione di endorfine, responsabili del buonumore. Studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia dell’agopuntura nel trattamento della sintomatologia da depressione: unitamente ad altre terapie può portare benefici utili anche nei casi in cui i medicinali vanno assunti con particolare attenzione, ad esempio in gravidanza.
Ansia e insonnia: l’agopuntura può aiutare?
Ansia e insonnia spesso sono correlate e questa relazione può svilupparsi in modo bidirezionale. Uno dei più frequenti sintomi di ansia e stress è proprio l’insonnia ma, allo stesso modo, soffrire di insonnia causata da altre ragioni può essere la causa scatenante per forme di ansia e stress. I disturbi del sonno non devono assolutamente essere sottovalutati: il riposo è uno dei più importanti fabbisogni del nostro organismo e una sua alterazione può pregiudicare in maniera anche piuttosto invasiva il normale retto svolgimento della nostra vita. È stato inoltre dimostrato che la mancanza di sonno è potenzialmente fonte di svariate patologie anche gravi come diabete, demenza, malattie cardiovascolari e disturbi della memoria e del sistema immunitario.
La medicina tradizionale cinese cura i disturbi del sonno con l’agopuntura da secoli. Oggi queste tecniche sono state introdotte anche in occidente come supporto o alternativa alle tradizionali terapie farmacologiche. È stato dimostrato che stimolando determinati punti dell’agopuntura con gli aghi, si può indurre l’organismo a produrre reazioni stimolanti per il sonno, per esempio l’aumento dei livelli di melatonina, la riduzione delle attività del sistema nervoso simpatico che favorisce il rilassamento, così come la regolazione dei neuromediatori che favoriscono il rilassamento e la disposizione di uno stato d’animo positivo. Dal momento che l’insonnia nutre l’ansia, ridurre la prima può essere utile anche per ridurre la seconda.
Perché scegliere come cura per l’ansia l’agopuntura?
È chiaro che l’agopuntura non può essere totalmente alternativa alla medicina farmacologica e alla terapia psicologica, ma deve fungere da supporto ad esse. La medicina tradizionale cinese, seppur in maniera differente da quanto fatto finora in occidente, tratta da millenni i sintomi dell’ansia.
Non si tratta quindi di applicare una disciplina ad un disturbo prima ad essa del tutto estraneo, bensì abbiamo a che fare con un approccio culturalmente differente al medesimo problema trattato storicamente in Occidente con altri rimedi.
È altresì vero però che l’agopuntura non può e non deve essere un sostituto delle terapie della medicina occidentale, piuttosto un affiancamento. Si tratta a tutti gli effetti di offrire un ottimo aiuto ai farmaci e alla psicoterapia che stimola la risoluzione dei sintomi dell’ansia in tempi più rapidi, senza dimenticare che gli effetti collaterali dell’agopuntura sono praticamente nulli e, a differenza delle terapie farmacologiche, non esistono in nessun modo rischi di crisi di astinenza o assuefazione.
Rimedi aggiuntivi all’agopuntura per combattere l’ansia
L’agopuntura non è l’unica terapia complementare a quella farmacologica per il trattamento dei disturbi di ansia e stress. Esistono altre pratiche che possono essere svolte per incrementare gli effetti della terapia. Anche lavorare sulla respirazione e con tecniche di rilassamento come la meditazione si dimostrerà essere di grande aiuto.
Tra le tecniche più diffuse vi sono la respirazione profonda, ovvero una forma di respirazione piena, lenta e consapevole che favorire il rilassamento. Il rilassamento muscolare progressivo si basa invece sull’alternanza della contrazione e del rilassamento di alcuni gruppi muscolari e, proprio come l’agopuntura, funziona per ridurre i sintomi fisici dell’ansia causati dalla tensione muscolare involontaria.
Anche la scrittura può essere un valido aiuto, soprattutto nei casi in cui l’ansia dipende da un trauma difficile da elaborare: scrivere consente di fare ordine nei propri pensieri e approfondire le proprie sensazioni, portando l’attenzione su di esse e su ciò che vi è di non detto. È possibile così raggiungere un maggiore livello di consapevolezza e aprire un dialogo con se stessi che facilita l’elaborazione dei traumi. Tutti questi rimedi per l’ansia possono essere messi in atto parallelamente, senza che vi siano particolari controindicazioni: maggiori saranno i rimedi messi in atto per contrastare i sintomi, maggiore sarà anche la probabilità di riuscire a ridurli, assumere un maggiore senso di controllo su di essi e fare in modo che interferiscano meno nella propria vita quotidiana.